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Chi Siamo

Le nostre origini

La famiglia Ciaschi acquistò la proprietà dell’azienda agricola e di villa Fusi nell’anno 1963 dai Conti Rimbotti ai quali era pervenuta dai Marchesi Fusi, antica famiglia nobile fiorentina. La villa, che i Marchesi usavano come residenza estiva, alla morte dell’ultimo discendente della casata, venne lasciata alle cure di due famiglie di mezzadri. Tali famiglie si occupavano anche dell’azienda agricola annessa che consisteva di quattro poderi. Quando Zelindo Ciaschi, nonno dell’attuale titolare dell’azienda, decise di comprare la proprietà, l’azienda agricola consisteva ormai di due poderi, in seguito alle vendite intervenute. Delle colture originarie, rimanevano unicamente degli olivi, che versavano in stato di semiabbandono.
Al fine di renderli nuovamente produttivi, è stato necessario provvedere ad operazioni accurate di potatura e di rinfoltimento. Accanto agli olivi, poi, sono state impiantate sette vigne per ricostituire il nucleo originario della tenuta. L’azienda oggi si estende per circa 15 ettari, di cui sette di vigneto e otto di piante di olivo. Con il passare degli anni sono stati ingranditi notevolmente gli edifici a servizio dell’agricoltura e acquistate macchine e attrezzature.

I locali attualmente utilizzati per la vinificazione sono, comunque, gli stessi che venivano usati all’epoca della proprietà dei Marchesi Fusi. Al momento dell’acquisto, nei suddetti locali sono stati ritrovati numerose botti e tini di legno che testimoniano la notevole attività vitivinicola che si svolgeva nell’azienda.  L’ampia cantina è di antica costruzione, si presume del 1600/1700, motivo onde per cui ci è stato possibile mantenerla intatta nella sua struttura, in deroga agli obblighi di legge. A questi vecchi fabbricati è stato annesso, per costruzione successiva, un ampio locale per ampliare la cantina e riporre i macchinari usati nelle lavorazioni. Ogni anno dal 1970 al 2000, la famiglia Ciaschi ha organizzato la vendemmia con la partecipazione di raccoglitori, amici e parenti dell’allora imprenditore Zelindo. In modo particolare, i nipoti, fin da piccoli, venivano incoraggiati a prendere parte alla raccolta dell’uva e facevano a gara a chi raccoglieva più grappoli. Durante i pranzi, cucinati dalle donne della famiglia per tutti i lavoratori, venivano cantati i tipici stornelli toscani. La tradizione è continuata anche con la figlia e i nipoti dell’attuale titolare dell’azienda, Silvia Ciaschi, e di suo fratello Dario.

Le nostre origini

La famiglia Ciaschi acquistò la proprietà dell’azienda agricola e di villa Fusi nell’anno 1963 dai Conti Rimbotti ai quali era pervenuta dai Marchesi Fusi, antica famiglia nobile fiorentina. La villa, che i Marchesi usavano come residenza estiva, alla morte dell’ultimo discendente della casata, venne lasciata alle cure di due famiglie di mezzadri. Tali famiglie si occupavano anche dell’azienda agricola annessa che consisteva di quattro poderi. Quando Zelindo Ciaschi, nonno dell’attuale titolare dell’azienda, decise di comprare la proprietà, l’azienda agricola consisteva ormai di due poderi, in seguito alle vendite intervenute. Delle colture originarie, rimanevano unicamente degli olivi, che versavano in stato di semiabbandono.
Al fine di renderli nuovamente produttivi, è stato necessario provvedere ad operazioni accurate di potatura e di rinfoltimento. Accanto agli olivi, poi, sono state impiantate sette vigne per ricostituire il nucleo originario della tenuta. L’azienda oggi si estende per circa 15 ettari, di cui sette di vigneto e otto di piante di olivo. Con il passare degli anni sono stati ingranditi notevolmente gli edifici a servizio dell’agricoltura e acquistate macchine e attrezzature.

I locali attualmente utilizzati per la vinificazione sono, comunque, gli stessi che venivano usati all’epoca della proprietà dei Marchesi Fusi. Al momento dell’acquisto, nei suddetti locali sono stati ritrovati numerose botti e tini di legno che testimoniano la notevole attività vitivinicola che si svolgeva nell’azienda.  L’ampia cantina è di antica costruzione, si presume del 1600/1700, motivo onde per cui ci è stato possibile mantenerla intatta nella sua struttura, in deroga agli obblighi di legge. A questi vecchi fabbricati è stato annesso, per costruzione successiva, un ampio locale per ampliare la cantina e riporre i macchinari usati nelle lavorazioni. Ogni anno dal 1970 al 2000, la famiglia Ciaschi ha organizzato la vendemmia con la partecipazione di raccoglitori, amici e parenti dell’allora imprenditore Zelindo. In modo particolare, i nipoti, fin da piccoli, venivano incoraggiati a prendere parte alla raccolta dell’uva e facevano a gara a chi raccoglieva più grappoli. Durante i pranzi, cucinati dalle donne della famiglia per tutti i lavoratori, venivano cantati i tipici stornelli toscani. La tradizione è continuata anche con la figlia e i nipoti dell’attuale titolare dell’azienda, Silvia Ciaschi, e di suo fratello Dario.

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